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L'Open Day 2018 alla ClayPaky
Novità, anteprime, test e... un amarcord.

di Enrico Cairoli

Il 16 ottobre sono stato presente con il mio "elettroblog" a una delle 4 giornate
degli Open Days Axcor,
presso gli showroom dello stabilimento ClayPaky.

 
Dopo svariati anni dalla mia ultima visita al centro ClayPaky ho riscoperto uno stabilimento
ampliato nelle sezioni di realizzazione dei prodotti, nell'area ricerca e una nuova sala demo
con tanto di museo MOMS.
In queste giornate oltre ai prodotti già citati e testati nel mio Blog, la ClayPaky presentava
al nostro mondo delle "lampadine colorate" due nuovi testa mobile a led bianco e un'anteprima.
Alla serie AXCOR ora si aggiungono due prodotti che si inseriscono nella categoria
dei medi SPOT e SPOT PROFILE.



Ecco i nuovissimi

AXCOR 400 Spot
AXCOR 400 e 600 PROFILE

I nuovi Axcor Profile 600 e 400

Dopo l'AXCOR 900 ClayPaky ha proseguito con successo la realizzazione di prodotti a led bianco.
Ormai è chiara la validità di questa fonte monocromatica che sostituisce (nei sistemi SPOT) le matrici RGBW.
Il sistema RGBW svolge ancora il suo indispensabile compito nei sistemi wash multi-lente.
Per lavorare i testa mobile wash hanno bisogno ancora di colorare la luce alla fonte
prima di affidarla ai loro sistemi a più lenti.
Nei proiettori spot con i piani focali ben distinti e separati la fonte RGBW comincia ad avere dei limiti.
In un sistema spot la fonte RGBW prima di arrivare al piano focale dei dispositivi grafici (gobos, blade, etc..)
deve essere perfettamente mescolata.
Il sistema ottico che deve svolgere questo compito lo deve fare con precisione e con la minima perdita
di luminosità possibile.
Le matrici led RGBW in un sistema spot devono anche avere delle potenze importanti
per rendere adeguadamente all'interno di tutto il sistema ottico.

Come si è arrivati... anzi, tornati alla fonte "bianca"?

Conti alla mano, in pratica si è visto che un led bianco, a parità di potenza di un RGBW
rende di più sia bianco che colorato con un classico sistema CMY passivo.
Anche la resa dei colori (CRI) dei led bianchi è superiore ai sistemi RGBW.
Qui si spiega perché ClayPaky ha realizzato nei suoi washled i sistemi a 6 colori, vedi il  K-EYE HCR.
- vai in coda a questo mio articolo precedente -

A questo punto si evince che i sistemi SPOT e WASH si sono conquistati ogni uno le loro fonti ottimali:

RGBW per fare colore in live, tv, architetturale ed effettistica in genere.
RGBCLA per impieghi dove la priorità è la precisione del colore e dei bianchi
LED BIANCO per i sistemi SPOT, PROFILE e BEAM ad alta resa luminosa




Ecco i test dei nuovi AXCOR 400 e 600

Iniziano i test e le comparazioniIniziano i test e le comparazioni

La sessione dei test si è svolta praticamente in parallelo confrontando i vari parametri all'opera del 400 e del 600.

Partendo dai motori luminosi all'interno dei nuovi AXCOR:
500 W per L'AXCOR 600 e 300W per l'AXCOR 400
(esistono anche le versione HC che portano il CRI da 70 a 90)

Questi  nuovi spot led si dividono per due categorie di paragone (secondo me).
Il 400 può essere paragonato a un 700 / 800 a scarica mentre il 600 a un buon 1000 con qualcosa in più.
Devo dire però che la resa qualitativa generale NON è quella di uno a scarica.
Qui si sale di qualità !
Il vantaggio del led bianco e dei sistemi ottici ClayPaky fa la differenza.
In questa demo dei nuovi Axcor ho visto grafiche pulite e totale assenza di "hot spot".
Il led bianco ci permette di partire con una fonte luminosa senza spurie colorate e un piano focale
omogeneo che ci fa guadagnare sulla qualità generale delle proiezioni.

Il test del Axcor Profile 400Alcune delle grafiche disponibili a bordo

Le ottiche di qualità hanno dimostrato tutta la loro trasparenza su gobos, prismi e in particolare
(sulle versioni PROFILE) ho visto un sagomatore con una pulizia unica lungo tutta la proiezione.
Mettendo due alette del sagomatore vicinissime a creare una riga, allargando lo zoom
si è prodotta una linea pulita senza nessuna distorsione o fuori fuoco.
Il sagomatore a 4 alette mantiene la tradizione di precisione tipica dei ClayPaky.

Ci tengo a precisare anche una cosa molto importante per un prodotto LED.
Il dimmer digitale di questi nuovi AXCOR è quanto di meglio visto nei miei test.
I sistemi a 16 bit di questi AXCOR ci permettono di regolare la luminosità dal buio senza
scatti o scalini, specialmente in prossimità dello zero.
Ho visto nascere una dissolvenza da zero al 25% in 20 secondi partendo dal buio gradualmente.

HO VISTO l' 1% !!!

Questo è permesso non solo dalla estrema precisione dei driver dei led ma anche dalla possibilità tramite menù
di scegliere la curva di regolazione che meglio ci soddisfa.

Il test del Axcor Profile 600  l'ultra preciso sagomatore

Una costante comune all'interno dei due i prodotti, sia in versione spot che profile
è il mescolatore CMY di estrema precisione e pulizia nel mix.
Paragonato con altri prodotti questa volta ClayPaky si è superata, ho visto tutti i colori. compresi
quelli "cattivi" omogenei senza spurie, anche ai bordi.
Questa caratteristica permessa da un sistema CMY di qualità è anche aiutata dalla fonte bianca
che non si deve portare dietro "rogne" del mix di un eventuale RGBW.
Il sistema colore di tutti i prodotti presenti a questo Open Days
sono stati analizzati da alcuni clienti con esposimetro e termocolorimetro.

Poi dicono che l'esigente sono io eh !?!?

Il mix graficoLa precisione dei mescolatori CMY

Ecco alcuni dati tecnici salienti dei nuovi AXCOR 400 e 600:

All'interno del AXCOR 400 SPOT abbiamo:

- Un totale di 14 gobos HD rotanti in 2 ruote separate -
- Una ruota animazione -
- Un prisma a 4 facce -
- Un iride meccanico -
- Una FROST lineare -
- Uno strobo elettronico fino a 25 f/sec -
- Uno zoom lineare da 5° a 55° -
- Un sistema colore CMY e una ruota colori a 6 colori predefiniti -
- Un CTO lineare -
Il tutto proiettato grazie a una lente frontale da ben 125 mm.
PESO 26 Kg

Luminosità max 16.000 lm (led standard) e 12.000 lm (versione HC)

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All'interno del AXCOR 400 PROFILE abbiamo:

Le stesse cose della versione spot ma con un sagomatore a 4 alette
a chiusura totale che sostituisce una delle ruote gobos rotanti.
Una diversa ottica zoom lineare da 6° a 42°.
Il tutto proiettato da una lente frontale da 120 mm.
PESO 27 Kg
Luminosità max 16.000 lm (led standard) e 12.000 lm (versione HC)

- - - - - -

All'interno del AXCOR 600 PROFILE abbiamo:

- Una ruota con 7 gobos HD rotanti -
- Una ruota animazione intercambiabile con una ruota gobos fissi -
- Un prisma a 4 facce -
- Un iride meccanico con macro predefinite -
- Una FROST lineare -
- Uno strobo elettronico fino a 25 f/sec -
- Uno zoom lineare da 5,3° a 47,2° -
 
- Un sistema colore CMY e una ruota colori a 5 colori predefiniti -
- Un CTO lineare -
Il tutto proiettato grazie a una lente frontale da ben 132 mm.
PESO 33 Kg

Luminosità max 28.000 lm (led standard) e 21.000 lm (versione HC)


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  Il mio parere:


Questi nuovi ClayPaky sono degli ottimi medi... abbondanti.
Il 400 copre la maggior parte delle esigenze medie per fare grafiche e lavori spot di qualità.
Il 600 più che un medio è un medio-massimo, gioca tranquillamente in categoria 1200.
Nonostante i dispositivi e le potenze in gioco ClayPaky è riuscita a mantenere contenuti
peso e dimensioni creando anche un guscio esteticamente gradevole.

L'anteprima ?

Ecco lo SHARPY PLUS
Il nuovo Sharpy Plus

Il nuovo nato in casa ClayPaky aggiunge una nuova categoria al suo catalogo

il Beam / Spot  Multifunzione.

Intorno alla performante lampada Osram Sirius 330W X8
la ClayPaky ha progettato un luminoso multifunzione che ci permette di avere
più macchine nello stesso testa mobile.
La tipologia ibrida di questo nuovo prodotto ci permette grazie anche alla sua ottica zoom 3°- 36°
di spaziare linearmente dalla funzione Spot a quella Beam e viceversa.

Lo Sharpy Plus in modalità BEAMLa precisione ottica con i bolli stretti
Durante la demo ho visto un proiettore luminoso, preciso nelle grafiche in modalità spot,
incisivo nella modalità Beam e con un ottimo mescolatore colore CMY.
Ho già citato in miei precedenti articoli quanto è difficile realizzare un dispositivo CMY in questa
tipologia di proiettori con lampade a scarica ad arco corto.
Abbiamo piani focali minuscoli, temperature elevate e ottiche che possono amplificare
un qualsiasi difetto di un mix CMY... precario.
Lo SHARPY PLUS possiede un CMY all'altezza del compito.
Il mescolatore colore CMYLo Sharpy Plus in modalità SPOT
Anche in questo SHARPY PLUS ho notato una caratteristica comune in tutti questi ibridi Spot / Beam.
La possibilità di inserire anche lo SHARPY PLUS all'interno di piazzati luci con categorie 1200 / 1500.
Grazie alla sua potente lampada e all'ottica stretta non teme il confronto con le categorie superiori.
Le possibilità graficheLe possibilità grafiche
Utilizzato come grafico i suoi dispositivi interni ci permettono di lavorare con creatività
pavimenti, fondali e 3D nel fumo.
Con i numerosi dispositivi a bordo dello SHARPY PLUS si può lavorare contemporaneamente
gobos, prismi, ruota animazione e sistemi colore senza perdere molto di luminosità.
Questa efficienza è data dalla performante Osram Sirius ma principalmente dalla qualità delle ottiche.
Questa prova che consiste nel inserire tutti gli effetti contemporaneamente serve proprio per
testare la qualità dei vetri ottici.
Le possibilità graficheLe possibilità grafiche
Ecco le possibilità presenti a bordo dello SHARPY PLUS.
  Devo dire... alcune inusuali per un multifunzione:

- Sistema colore con CMY e 15 colori disponibili in 3 ruote -
- 2 filtri CTO -
- una ruota con 8 gobos rotanti -
- una ruota con 18 gobos fissi, compresi 6 riduttori (bolli) -
- 2 prismi separati, uno a 4 e un altro a 8 facce -
- una ruota animazione -
- un filtro
FROST (soft edge) lineare -
- Il tutto proiettato da uno zoom lineare da 3° a 36° -

- lo SHARPY PLUS pesa 21,6 Kg. -
- produce "appena" 300.000 lux a 10 mt. -

E infine la visita al museo all'interno della ClayPaky.
il
Il museo MOMS


Voglio concludere questo mio articolo con un "amarcord" sul nostro lavoro
delle lampadine colorate.
Entrare in questo fantastico museo mi ha riportato a quando da ragazzotto utilizzavo
i primi proiettori motorizzati.
Erano dei mastodontici specchio mobile a scarica con ballast NON a stato solido e
con pesi che la mia schiena ancora ricorda.

Vi lascio quindi a questa galleria fotografica di ricordi ed evoluzione tecnologica.
E se vi capita, andatelo a visitare... vale la pena.

Il primo stand ClayPaky al SIM di Milano del 1978
 Il Museo MOMS

I fondatori
Il Museo MOMS

I primi effetti ottici
Il Museo MOMS

Gli effetti con le ruote a olio
Il Museo MOMS

I primi sistemi di controllo
Il Museo MOMS

Il VARI-LITE e il mastodontico TELESCAN
Il Museo MOMS

Il primo GOLDSCAN... analogico
Il Museo MOMS

Le evoluzioni in DMX512

Il Museo MOMSIl Museo MOMS

Gli effetti da discoteca
Il Museo MOMS

La prima WHOLEHOG del 1992
Il Museo MOMSIl Museo MOMS

Arriva la M.A.
Il Museo MOMS

I concorrenti storici Mac600, Studio Color e Vari*Lite
Il Museo MOMS

I primi fresnel led
Il Museo MOMS

I prodotti per l'architetturale esterno
Il Museo MOMS

Il nonno di tutti i seguipersona il SUPERTROUPER ad arco
(cantato anche dagli ABBA)
Il Museo MOMS
Il Museo MOMS

Il primo seguipersona con ausilio motorizzato
Il Museo MOMS

I dispositivi interni grafici e colore
Il Museo MOMS

Lampade alogene e a scarica
Il Museo MOMS

La fornitissima biblioteca del museo con tutte le riviste del settore che hanno citato ClayPaky
Il Museo MOMS

Non poteva mancare il riconoscimento aziendale verso il suo geniale fondatore.

Ciao Paky
Ciao Paky !

FOTO di Enrico Cairoli e Valentina Cairoli



Qui sotto ecco il link per avere maggiori informazioni:

vai sul SITO
della

Vai al sito ClayPaky

Infine voglio ringraziare Paolo Dozzo (per l'invito), tutto lo staff  ClayPaky
per la piacevole giornata di novità e... amarcord.

 

Buon lavoro a tutti !

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