di Enrico Cairoli


Forse... anche più di due.

Il 1 settembre, all'interno del Palazzo dei Congressi di Riccione si è svolta l'edizione 2022 del LIGHTENDAY dedicato a Marco Bartolini.
Questo secondo anno ha confermato la presenza numerosa di amici e colleghi di Marco venuti da tutto il mondo per il suo evento
che ormai si è trasformato in una
MarcoTerapia di gruppo.
L'edizione 2022 è stata un festoso incontro tra persone che lavorano nello stesso ambiente che Marco ha sempre amato e respirato.

Novità del LIGHTENDAY 2022 è stata la presenza di una sala demo con i maggiori marchi distribuiti dalla
RM-Multimedia.
In una piazza vicino al PalaGongressi di Riccione era presente anche un enorme truck con all'interno tutte le novità della ROBE.
Purtroppo la pioggia ha disturbato un po' i trasferimenti tra le due location ma grazie alla
RM-MultiMeteo nessuno si è bagnato.
 
 



La maggior parte dei prodotti ormai li avevo già citati in miei precedenti articoli ma...
Sono riuscito ad approfondire alcuni nuovi prodotti della Robert Juliat, il nuovissimo PAINTE e altre chicche ROBE.




 
La prima demo da me "spulciata" è stata quella all'interno del PalaCongressi.
Questa comoda sala era un concentrato delle ultime tecnologie nate per il controllo luci e video.

I prodotti presenti, distribuiti dalla RM andavano dalle note
MA per la gestione luci (e non solo) all'organizzazione
delle reti in impianto, fino alle novità della Robert Juliat.

Ovviamente... essendo "elettrico dentro" ho subito bombardato di domande il gentilissimo e paziente dimostratore Robert Juliat.
Con il mio ferrato Inglese di Monteverde ho cercato di capire tecniche e filosofie dei nuovi prodotti presenti in sala.

 La mia prima curiosità è caduta sui nuovi proiettori led ma in particolare sulle loro modalità di gestione.




L'ARTHUR LT


Prima novità RJ, invisibile solo alle talpe, era il possente
ARTHUR LT con un motore led da ben 800 watt con un alto CRI (>94).
Questo follow spot  è disponibile nelle due versioni a bianco bilanciato 3200°K e 5600°K.
A detta della casa non richiede nessun tipo di intervento correttivo tramite filtri, grazie alla elevata qualità del led interno.
L'ARTHUR LT mantiene l'ergonomia di gestione dei precedenti modelli, con tutti i parametri a portata di mano dell'operatore.
In questa versione a 3200°K, la potenza e la qualità dell'ottica è venuta subito in evidenza.
Anche se la location era sacrificata per questo tipo di prodotto ho potuto testare comunque la fluidità dei comandi e la buona escursione dello zoom
(4°- 10°).
La dicitura
LT dichiara appunto questa versione "Long-Throw", quindi destinata alle lunghe distanze.
Una cosa interessante offerta dalla Robert Juliat è la possibilità di scegliere l'ARTHUR LT in due versioni:

- una con i comandi laterali (1014LT)
- e una con i comandi sul top. (1014TCLT)

Le possibilità di controllo remoto rimangono di alto livello con il dimmer 8 o 16 bit a scelta.
Sono presenti tutti i protocolli utili: DMX, RDM, Art-Net e sACN.
Le dimensioni sicuramente sono importanti ma, lo dico sempre, la fisica e la qualità vuole i suoi spazi.



La coppia
ZEP2 & SULLY
(non è una Serie TV)

Altri prodotti led che alle mostre mi hanno sempre interessato sono i proiettori destinati alle cosiddette "luci bianche".
Lavorando prevalentemente per gli studi televisivi ho vissuto la transizione (spesso non facile) da alogeno a led.
Sull'effettistica colore il led ha portato tanti vantaggi e opportunità tecniche.
Nel lavoro delle "bianche" gli adattamenti e i cambiamenti spesso non sono stati del tutto, indolore.
Non si può dire che questo marchio storico con background granitico, non ci ha dato una mano... anzi !
Appunto per questo mi sono soffermato su questi due nuovi prodotti fresnel a led della Robert Juliat.
 
Al primo tocco si nota subito la solidità di costruzione e la meccanica precisa e scorrevole.
I due prodotti erano una coppia di
SULLY da 115 watt con ottiche diverse (fresnel e PC) e un potente ZEP2 da ben 300 watt.
Per una mia fissa il fresnel led lo guardo sempre nella lente, prima spento, per eviscerare il sistema ottico... poi lo accendo.
Interfacciare un cob led con una lente fresnel o PC non è una cosa facile, la lente di qualità vuole anche una fonte all'altezza del compito.

Io ho una personale opinione a riguardo:

Un problema comune in alcuni fresnel led è la scelta di NON inserire il cob all'interno di una parabola anulare, in modo da raccogliere la luce laterale.
Questo sistema oltre che recuperare la luce persa lateralmente, evita la deleteria illuminazione interna del proiettore.
Accendere l'interno di un fresnel significa proiettare verso l'esterno i dispositivi presenti nel sistema, come morsetti, minuterie varie, etc..
Queste cose proiettate dalla lente di fresnel spesso si vedono anche ad occhio nudo come strane macchie o differenze di luminosità.
Alcune case, in alternativa utilizzano spesso dei semplici paraluce cilindrici (neri) che bandierano la luce laterale emessa dal led.


Questi due fresnel, devo dire, nonostante siano privi di sistemi di riflessione o paraluce sul cob hanno dimostrato
nella "quasi" totalità dell'escursione del carrello una emissione sufficientemente omogenea e senza cose strane.

Lo sapete... io amo sempre le soluzione del momento da "elettrico dentro".
Inserire nel porta gelatina una leggerissima frost, esempio una LEE 229 (Quarter Touch Spun o simili)
potrebbe aiutare il sistema nelle posizioni prossime al "tutto largo" senza compromettere più di tanto il lavoro delle bandiere.

Dopo tutti i vari test, da questi due nuovi fresnel led ho visto tanta potenza e un'escursione SPOT - FLOOD
da brivido !
Il lavoro con le bandiere è agevole e la gestione del fuoco - carrello rimane la canonica come in un alogeno.
 

Riguardo poi la gestione da banco la Robert Juliat ci viene incontro per risolvere un problema dmx che spesso
la migrazione da alogeno a led fa nascere nei teatri o studi tv con sale regolatori pre-esistenti limitate.
Un fresnel led con dimmer a 16 bit o addirittura vari-white richiede più di un canale di controllo.
Come posso fare senza stravolgere indirizzi e memorie in un teatro con impianto a regime ?
Semplice, ogni prodotto RJ può lavorare a 1 CH, compresi tutti gli altri con più parametri di controllo.

Esempio:
Posso regolare un vari-white a 3200°K dal suo menù e poi gestirlo via dmx con un solo canale.
Ecco, così un upgrade dell'impianto senza stravolgimenti tecnici da... mal di testa.
Avevo prima un canale a proiettore? Ora, è lo stesso ma... con un nuovo led Robert Juliat !

Ultima possibilità vista è la totale compatibilità con i precedenti fresnel alogeni della stessa serie.
Non è solo una questione di accessori ma possiamo aggiornare a led un alogeno RJ tramite un retrofit apposito.
Basterà svitare il carrello con il vecchio portalampade alogeno e infilare il nuovo led nel medesimo alloggiamento.

AGGIORNAMENTO FATTO !



... è stato un piacere rivederle all'opera !

Anche se questa barra led l'ho trattata già in vari miei articoli dalla sua nascita ad oggi,
voglio ripetermi decantando ancora la genialità delle sue ottiche asimmetriche.
Durante tutta la sua evoluzione tecnica dal progetto ad oggi è diventato un prodotto maturo e pieno di qualità.
C'era un fondale illuminato "solo" dal basso con una omogeneità perfetta.

Indovina cosa c'erano sotto ???
Le fantastiche DALIS !


CONCLUSIONI:
clicca su

per maggiori informazioni


Il followspot per le lunghe distanze:

Con i suoi 2000 lux a 50 metri l'
ARTHUR LT, la RJ dichiara superi in resa anche il loro Aramis da 2500 watt HMI.
Sul campo si dimostra un più che ottimo seguipersona, perfetto per i lavori importanti in grandi spazi.
- Costruzione strutturale e ottica ai massimi livelli -
- Ci si lavora rilassati e con estrema precisione -
- Luminosità da vendere -
- Totale silenziosità del sistema di ventilazione del led -

Robert Juliat -
                                                          ARTHUR LT



La coppia di fresnel ZEP2 & SULLY

Anche qui la costruzione fa la differenza, la luminosità è a livelli importanti per le varie potenze,
l'escursione del carrello flood - spot è una delle più ampie mai viste nelle demo.
Unico peccato di gioventù sono alcune imprecisioni a tutto largo, risolvibili come ho spiegato.

Fresnel led



Le DALIS

Su queste fantastiche asimmetriche ormai ho detto tutto quello di buono si possa dire.
Dalle versioni da 75 / 150 / 300 watt, dai sistemi a 4 / 8 colori e Variable White abbiamo tutte
le armi per risolvere qualunque fondale o parete con il massimo della qualità.





ECCOMI A BORDO
 
del




Il nuovo
ROBE PAINTE.



Eccomi con il mio Blog presente all'anteprima del nuovo piccolo testa mobile led di casa ROBE.

Lo possiamo (forse) chiamare piccolo solo per le dimensioni e per il suo peso di 19,6 Kg ?
Ma cosa ci dobbiamo aspettare da un compatto testa mobile led, apparentemente... per usi minori ?

Intanto si parte da un luminoso led bianco da 310 watt TE (sostituibile) che produce ben 24.000 lux a 5 metri.
Ovviamente, testato con telecamere 4 e 8 K è garantito totalmente flicker free.
Per la sua efficienza è stato scelto un luminoso led a 6.700°K con 70 di CRI, che salgono a 90 tramite filtro dedicato all'interno.
Questo tipo di led ci permette di fare due scelte, massima luminosità per l'effettistica o alta qualità dei bianchi per un utilizzo in TV o fotografia.
- In un unico prodotto -
Tutta questa luminosità poi viene gestita da un ampio zoom 8°- 48° tenuto pulito dal sistema interno AirLOC, un brevetto ROBE.

ALL'INTERNO troviamo:

PER IL COLORE

- un sistema CMY di precisione
- una ruota a 9 colori predefiniti
- un Virtual CTO
- un green correction (utile per i bianchi di precisione)

PER LA GRAFICA

- una ruota con 8 gobos rotanti sostituibili
- una ruota con 9 gobos fissi, anche questi sostituibili
- un sagomatore a 4 alette a chiusura completa e rotazione totale di +/- 60°
- un iride motorizzato
- un prisma a 8 facce
- una frost sostituibile per effetto wash

PER LA GESTIONE IN INGRESSO

Un protocollo dmx a 44 canali in mode 1.
Dimmer a 16 bit (18 interni)
Possibilità di avere anche altri parametri a 16 bit
Comunicazioni in DMX, RDM, Art-Net, sACN, REAP (Robe), Epass e Wireless CRMX.

IL TEST:

Dopo l'elenco dei suoi dati ho testato questo PAINTE sulla parete bianca predisposta nel truck.
Appena acceso mi è sembrato qualcosa di più potente di un 310 watt.
Sicuramente l'evoluzione dei motori led TE della ROBE sta progredendo in resa.
Facendo coppia poi con la luminosissima ottica con lente frontale da 110 mm il risultato è evidente.
La generosa escursione dello zoom permette al PAINTE di lavorare sia in ambienti piccoli con soffitto basso che in location ampie.
Da un 19 chili poi non ci si aspetta tutto questo armamentario di effetti, compreso un sagomatore.
Il PAINTE può finalmente regalarci tutte le possibilità grafiche finora esclusiva dei prodotti di fascia più alta anche nei piccoli show.

Qui sotto ho realizzato 3 GIF del test:

     COLORE e ZOOM                             SAGOMATORE TOTALE                                 GOBOS e GRAFICA

 



CONCLUSIONI:

Ho visto un testa mobile interessante che può risolvere con qualità superiore anche nelle piccole realtà produttive.
In un "trecentino" è difficile trovare tutta quella effettistica a bordo in meno di 20 Kg.
La qualità delle ottiche interne torturate da me sia nel mix colore che nelle sovrapposizioni hanno dimostrato
che non temono nulla di complesso da fare.
La silenziosità, importante nei piccoli set è garantita da un sistema di raffreddamento del led... praticamente muto.

Approfondisci il
                                                          PAINTE



LA
ROBE TetraX

Dopo il successo dell'intera serie di barre led "beam" TETRA della ROBE
ecco un vero ordigno illuminotecnico.
Apparentemente sembrerebbe una innocua barra led beam come tante altre ma... nasconde alcune sorprese.
A colpo d'occhio veniamo colpiti dal PAN infinito e veloce che scatenerebbe la fantasia dei light designer e... un po' d'invidia alla Polizia.
A parte questa possibilità "agitata" della TetraX, l'altra sorpresa risiede nei suoi  9 gruppi ottici alimentati da potenti led RGBW da 40 watt.
Le 9 lenti PC possiedono uno zoom 4°- 45° che va da un penetrante effetto beam ad ampio effetto wash.
Cosa succede ad un certo punto ?
3 delle 9 unità RGBW posseggono in più un vistoso effetto moon flower regolabile a nostro piacere.

L'effetto sorpresa quindi, non manca.


Ecco l'effetto beam e l'effetto moon flower proiettati.

 
Con queste 3 unità possiamo giocare nel fumo o verso il pubblico con vari effetti pre-programmati nella TetraX.

Ecco qui sotto due GIF esplicative.


 PAN continuo
                                                          360°

 
CONCLUSIONI:

Ho visto un nuovo e valido prodotto che si aggiunge al settore delle barre led beam, tra parentesi molto di moda.
Le ottiche sono molto incisive nel fumo e le 3 moon flower aggiungono un effetto sorpresa in più.

La TetraX



 
IL T11

Nato come sagomatore manuale di qualità, secondo me... diventerà una soluzione unica.

Questo T11, chiamarlo semplicemente un sagomatore, secondo me è riduttivo.
Avendolo finalmente tra le mani ho scoperto le grandi potenzialità di questo nuovo prodotto manuale.
Il
T11, ereditando il sofisticato sistema colore dei suoi cugini a testa mobile T1 e T2, ci porta "a mano" tutti i loro vantaggi cromatici.
Il suo led interno pentacromatico da 350 watt (TE) possiede un CRI di 95 e un flusso di 16.700 lm.
In un periodo di migrazione da alogeno a led nei teatri, nella TV, l'esigenza di avere un reale multifunzione manuale cresce.
Per la realizzazione delle luci bianche abbiamo bisogno principalmente di fresnel, PC e sagomatori.

Come può il T11 svolgere tutti questi compiti da solo ?

Perché ha tutte le carte giuste:

- Un sistema con un piano focale multifunzione
- Un'ottica di altissima qualità
- Un sistema colore raffinato e una costruzione solida.

Quindi, ecco un
MULTIFUNZIONE PER LE BIANCHE !


Nel truck di ROBE erano presenti e disponibili due esemplari di T11, uno con la lente profile e uno con la lente PC.
Il motore luminoso led a 5 colori già lo conoscevo quindi ho voluto testare la vera operatività del sistema ottico.
 
Tornando a bomba alle problematiche della migrazione da alogeno a led nei teatri o studi TV:

Dal comodo display posteriore possiamo scegliere vari parametri, un colore o un bianco a temperatura colore fissa
per poi gestirlo comodamente tramite un solo canale dmx.

IL TEST:

Ho iniziato subito con la versione profile a sagomare forme e testare l'escursione dello zoom (5°- 50°) e del fuoco.
Certo è un piacere lavorare la luce con tutta questa qualità tra le mani.
Il
                              sagomatoreLa frost
                              (sostituibile)

Il sagomatore si manovra con fluidità, le impugnature sono ergonomiche e il tutto si può bloccare meccanicamente per evitare
manomissioni da urti. Abbiamo anche una frost (leggera nel T11 presente alla demo), sempre manuale.
Qui sotto ho fatto scorrere lo zoom da tutto stretto a tutto largo.
 Tutto
                              strettoTutto
                              largo

I comandi standard di fuoco e zoom sono nella parte laterale, mentre sulla parte superiore abbiamo il comando della frost.
 I comandi
                              dell'ottica (fuoco e zoom)Il
                              comando della frost
Con la lente PC ho voluto testare la sua funzione wash pura e ho potuto comunque "bandierare" con la giusta sfumatura
la parete con una minima e ininfluente differenza di posizione dello zoom.
Questo è il vantaggio di avere le alette nel piano focale a differenza di quelle esterne.
Certo il lavoro con le bandiere francesi è più complesso, possiamo fare fuochi diversi ma questa soluzione
già ci copre il 90% del lavoro comune.
La
                              versione con la lente PCLa
                              versione con la lente PC

E qui, secondo me nasce il prodotto unico per le "bianche".

Avere dei T11 con le tre lenti fresnel, PC e profile copriremmo ogni esigenza di fotografia con la qualità richiesta.
Avendo poi un porta gobos che può ruotare, possiamo inserire dei mascherini creati ad-hoc per simulare, sul piano focale:

- fazzoletti
- bandiere francesi
- spicchi di frost
- mezzi retini metallici

... e tante altre cose.
Abbiamo comunque una flangia porta gelatine davanti la lente del T11 per tutti gli utilizzi classici.


Cone queste peculiarità si tornerebbe all'artigianalità illuminotecnica di sempre ma con tanta tecnologia innovativa a sostegno.
Un'altra ipotesi che mi balenava nella testa era quella che la ROBE potrebbe creare
per il T11 delle versioni di led TE monocromatici, 3200°K, 5600°K e magari anche un Vari White.
Questa possibilità aggiunta semplificherebbe la gestione del T11 dove magari non occorre fare colori o bianchi particolari.
Ovviamente il led monocromatico aumenterebbe anche la luminosità e abbatterebbe anche i costi del T11 stesso.
Unica garanzia che dovrebbe avere l'utente finale è la perfetta omogeneità delle temperature colore standard tra il 5 colori e il monocromatico.
In un impianto misto potranno convivere così le varie versioni senza conflitti cromatici.

Il T11 ha tutte le caratteristiche top per giocare anche sul campo monocromatico.

Perché non tentare un prototipo ?

Approfondisci il T11


Qui sotto ecco i link per avere tutte le altre informazioni del distributore sui prodotti trattati.

Vai sul
          sito della RM Multimedia 


Voglio infine ringraziare Paula per la meravigliosa serata di luci, amici, musica e sorrisi.
Questa azienda l'ho vista crescere durante le innumerevoli demo che Marco organizzava.
Oggi è diventata una Grande Azienda, in continua evoluzione e con un staff interno semplicemente fantastico.


Qualcuno... per caso, ha seminato bene ?

Buon lavoro a tutti !

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