Italian language only

Ma quanto costa ?
MA QUANTO COSTA UN
" MOTORIZZATO " ?
( ovvero quante volte lo si paga un effetto )
di Enrico Cairoli

Qualsiasi spettacolo, di qualsiasi genere, prima o poi deve andare incontro a delle spese.
Questa volta, però non citerò le spese, diciamo normali ma bensì quelle NASCOSTE che
spesso anche l'imprenditore più attento non riesce ad evitare.
Attenzione non ho pretese di Cattedra Economico-gestionale, ma vorrei mettere a conoscenza
gli addetti ai lavori su i problemi tecnico / economici che queste spese portano a noi tutti.
Mi spiego:
Normalmente l'acquisto di un dispositivo destinato all'effettistica è preceduto da una serie
di scelte dettate da esigenze ben specifiche. Purtroppo non sempre la procedura è questa.
Spesso (ad esempio) un proiettore motorizzato nell'industria dello spettacolo viene scelto
-esclusivamente-
per il suo costo competitivo sul mercato senza guardare oltre il naso dei costi VELATI.
Il costo di un proiettore a carico di un service o di una produzione non è solo e semplicemente
l'acquisto dello stesso, ma anche la sua FUTURA gestione a livello di manutenzione.
Frequentemente nel panorama illuminotecnico un proiettore diciamo a basso costo
nasconde delle rognose  spese di gestione (lampade, lenti, ricambi meccanici, etc..).
Quindi nella valutazione di un proiettore al momento di un eventuale acquisto è AZZARDATO
soffermarci solo ed esclusivamente al campionario degli effetti riproducibili.
Secondo me, prima di intraprendere un acquisto di un qualsiasi dispositivo c'è da
tener conto ANCHE dei costi gestionali, oltre a quelli del semplice prezzo di costo.
Un esempio:
E' accaduto che un'ottimo testa mobile venduto a prezzo competitivo abbia avuto dei
costi aggiuntivi ad ogni cambio lampada, cioè ogni volta che si cambiava una lampada con
il sospetto che non rendesse più come prima nonostante la stessa vivesse ancora nel
suo range di ore disponibili, si notava una grossa perdita del potere riflettente della
parabola posteriore del gruppo ottico lampada e di conseguenza esser costretti a
sostituirla con costi SUPPLEMENTARI.
Un'altro esempio di una azienda che alla ricerca di una macchina del fumo certificata
alla fine ha optato per una macchina a C02 per il semplice motivo che la stessa presentava
tutta la documentazione riguardo il marchio CE, praticamente (come avrebbe detto Grillo) ci
si può intossicare con l'Anidride Carbonica... ma a norma di legge!?
Anche se è da dire che nel caso delle macchine del fumo non si può pretendere che
producano l'aria della ValGardena !?
Quindi i tranelli ci sono ovunque e nascosti bene.
...per non parlare del costo dei ricambi meccanici.
Quando poi si tocca questo argomento, alcune case produttrici sono costrette a
vendere con alti costi i propri pezzi a causa di una ingegnerizzazione poco
intelligente del prodotto stesso.
Mi spiego:
Il proiettore dal lato ingegneristico IDEALE sarà quello che nelle sue varie versioni e
modelli userà al suo interno parti comuni tra loro.
Ad esempio se uno scanner ed un testa mobile della stessa marca avrà un mescolatore
CMY, un condensatore lampada, delle ruote effetti dello stesso tipo, è AUTOMATICO che
il suo costo sul mercato sarà competitivo  e di conseguenza semplice la sua manutenzione.
Quindi al momento della dimostrazione del prodotto è sano chiedere informazioni sui
dispositivi interni di un proiettore e sul resto della produzione.
Purtroppo, sempre più spesso a queste dimostrazioni partecipano solo gli addetti
burocratici agli acquisti e non i diretti responsabili della gestione tecnica futura.
Per carità. non è mia intenzione denigrare l'operato degli addetti agli acquisti, ma non
si può pretendere che un valido ragioniere se ne intenda anche di tecnica dell'effettistica.
Gli addetti all'acquisto purtroppo non sempre hanno cognizione tecnica sufficiente
a valutare globalmente un prodotto illuminotecnico a primo sguardo.
Quando un Direttore della Fotografia o un Light Designer si entusiasma alla vista
di una serie di spettacolari effetti ed il costo del mezzo sembra appetibile, quì si
può far partire l'indagine di una tecnico qualificato di propria fiducia che
spulcerà vizi e virtù di quella macchina incantatrice.
A questo punto raccolte tutte le informazioni economiche, tecniche, gestionali si
potrà evincere un giudizio fondato sul mezzo in esame.
-
La mia speranza quindi è che a queste scelte partecipino sempre tutte le figure coinvolte
per una maggiore chiarezza tecnica, e per un minor fattore economico incerto.
Ma come và !?
Enrico Cairoli
© 2001



Questo sito è stato ottimizzato per una visione con risoluzione minima
di 800x600 ed un campionamento a 16 mil. di colori.
Compatibile con Microsoft Internet Explorer 5.0 e Netscape Navigator 4.5.


Torna alla pagina iniziale

Enrico Cairoli E-mail

© Enrico Cairoli 2002