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La
              mostra di Francoforte 2015

di Enrico Cairoli


Lo stand della SGM

Nello stand della SGM ho trovato un innovativo testa mobile led e ... il solito tubo rotto !?

Lo stand della SGMLo
                  stand della SGM


Scherzi a parte la mia visita allo stand SGM aveva una meta ben precisa.

Il G-Spot
La curiosità certamente era tutta per la sua fonte luminosa led RGB+Y da 800 Watt.
Questo spot led per le sue caratteristiche IP65 era costretto a lavorare sotto un getto continuo
di acqua... a dimostrazione. Ecco qui la mia battuta fatta a Giorgio Radice di SGM sul tubo rotto.
(foto 12)

Lo stand con il tubo che perde della SGMLo stand della SGM

All'interno dello stand il G-Spot la faceva da padrone con varie installazioni... anche all'asciutto.
(foto 15)
Nei totali scattati da me si nota un bello spot, luminoso, penetrante nel fumo e con ottica di qualità.
(foto 13 e 14)
 
Lo stand della SGMI
                  prodotti in demo

Veniamo alle prove.

Purtroppo lo stand SGM non forniva un adeguata superficie per testare a dovere un proiettore
ma grazie ai touchpad di comando e la pazienza di Giorgio sono riuscito a spulciare anche questo
nuovo nato della SGM.
Come ho saputo della presenza del canale del giallo all'interno della matrice colore di questo G-Spot
ho voluto vedere subito i colori caldi, in particolare l'orange e il rosso (foto 16).
Solo un momento non mi sono tornati i conti, ho trovato l'RGB ma... il giallo?
Il paziente Giorgio Radice mi ha spiegato che il G-Spot gestisce in autonomia il dosaggio del giallo
a secondo del colore emesso. Ci sono rimasto un po male per non aver giocato con il giallo manualmente
ma il principio di gestione scelto da SGM non fa una piega.
I risultati si vedono, stringendo lo zoom ho fatto un giallo caldo e l'ho proiettato lontano attraverso il fumo
della mostra e... a distanza notevole.
Che dire, non solo è uscito un ottimo orange ma il fascio di luce ha penetrato incisivamente il fumo
e illuminato visivamente il soffitto di un altro stand. (foto 24)
 
Il G-PROFILEIl G
                  Profile nelle lunghe distanze

Ok, il motore luminoso mi ha convinto, ora proviamo la grafica... dove? Sul soffitto !
Ho provato subito un bel bianco a 5600°K (foto 25), una frost (foto 26), una grafica
complessa formata da un colore scuro (rosso), il sagomatore e un gobo frammentato.
(foto 27)
Posso affermare che nonostante la distanza, i dispositivi inseriti, il fumo e il colore scelto
non proprio luminoso il G-Spot si è comportato molto bene.
Concludo il G-Spot con una mia considerazione sul sistema stagno adottato su questo prodotto.
Il vantaggio del proiettore IP65 secondo me, non è comodo solo quando ti piove sul palco
ma anche nel lavoro in studio, il proiettore è meno soggetto a polvere e fumo che
rischierebbero di imbrattare filtri e lenti... insomma meno manutenzione.

Uscita a fuocoUscita frostLa
                  grafica sagomata

Vediamo gli altri prodotti presenti nello stand

La strobo Q-7
(premiata in questa mostra)
Con i suoi appena 2000 led smd RGB+W questo pannello svolge funzioni di blinder e strobo
con intensità importante. La sua funzione wash con un angolo di 120° lo rende adatto anche
all'illuminazione di edifici in esterno grazie anche al sua categoria IP65.
(foto 17 e 18)

La strobo Q7 premiata dalla mostra
La matrice RGB+W della Q7

Ovviamente ne esistono anche le versioni bianche

Q-7 W

   Le due versioni della Q7

Rimanendo in argomento wash light led ecco

La P-2

Questo piccolo ma performante pannello (IP65) dimostrava una luminosità e colore vivo
grazie ai suoi 18 led RGB+W da 10 Watt gestibili anche a tre zone separate.
Il consumo massimo si aggira su i 275 Watt.
Il suo angolo di emissione può essere variato grazie alle lenti sostituibili da 15°, 21° e 43°.
(foto 20 e 21)

La P2Il comando
                    individuale della P2

Per ultimo ho scovato questo piccolo beam led

Il G-1 Beam
Un beam led cosi piccolo e luminoso è veramente un gioiellino.
Emette più di 60.000 lux a 5 metri (6500°K).
Il suo motore led monocromatico e la sua lente fissa da 2,8° con fuoco motorizzato
possiede un elementare set di dispositivi per fare bene comunque il suo lavoro.
All'interno troviamo una ruota a 19 gobos fissi, una ruota a 14 colori + bianco.
Altra cosa innovativa è che questa unità può anche illuminare in totale autonomia grazie alla batteria
interna che lo fa lavorare senza rete per 10 ore circa (uso medio).
(foto 22 e 23)

Il G1 Beam   Il potente fascio
                      di soli 2,8°

Questo piccolino si può comandare anche tramite DMX Wireless.


Approfitto per ringraziare Giorgio Radice per la pazienza dimostratami e chiedergli:
Perché sono due anni che a Francoforte vi danno lo stand sotto quel tubo rotto?

Per maggiori informazioni vai sul sito della

SGM LINK

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GRAZIE A TUTTI !
Buon lavoro a tutti !

© Enrico Cairoli 2015



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